IL BUON GUSTO
E' sempre molto soggettivo parlare di buon gusto, perchè quello che a me piace non è sempre piacevole per tutti, questo è ovvio e normale. Sappiamo però quanto i nostri sensi disordinati diventino delle forze di gravita e catalizzatrici che ci rendono schiavi delle nostre stesse tendenze disordinate, basta pensare semplicemente al cibo, nei paesi ricchi, spesso mangiamo più del necessario e, il che è peggio, mangiamo anche cibo industrializzato, quindi pieno di conservanti, coloranti, dolcificanti, acidificanti, insomma pura chimica. L'ascesi quindi ci dovrebbe orientare non soltanto nella misura ma anche nella qualità, perchè non è soltanto mirata al cibo materiale ma soprattutto a quello spirituale: cosa leggiamo, libri spazzatura o libri istruttivi? cosa guardiamo nei social, tematiche di saggistica o puro pettegolezzo?
Il problema è che quando siamo immaturi, siamo anche come i bambini, per esempio: vogliamo soltanto dolciume e mai verdure, libri con immaginette e poco da leggere altrimenti sono pesanti. Il buon gusto quindi è la capacità di cogliere il meglio in ogni cosa, il succo, l'essenza senza mai eccedere, per questo tocca ogni cosa.
IL DIGIUNO NON E' DIETA
Oggi si parla tanto di dieta perchè è mirata per il culto della bellezza del corpo, ma anche per il benessere della salute sempre del corpo (in questo caso consultare meglio un nutrizionista, perchè una dieta o digiuno sbagliato potrebbe creare dei potenziali rischi al metabolismo, costretto a ricavare nutrienti ed energia dall’organismo stesso e non dagli alimenti). Le persone in ambito spirituale hanno come obiettivo non il corpo ma l'anima, usano il termine digiuno che vuol dire privarsi di un qualcosa per sentire in quel vuoto che si crea la nostra vera reazione: affezione, vizio, distacco, libertà, pazienza o disperazione, ecc... per questo non dobbiamo fissarci solo con digiuno esterno, puntiamo anche su quello interiore, per esempio: privati per corti periodi di tempo dal tuo cellulare, dalle uscite con amici, da un qualcosa che ti piace... un po' come quando va via la luce e non c'è nulla da fare... come reagiscono le persone? di solito si annoiano, si innervosiscono, il vuoto interiore inizia a farsi sentire... a questo serve il digiuno, a scoprire come noi riempiamo il nostro vuoto interiore per non vederlo in faccia.
PENITENZA O MASOCHISMO SPIRITUALE?
Dobbiamo stare molto attenti ad alcune tendenze viziose e traumatiche che si nascondono nelle pratiche mistiche, che attribuiscono sempre una valenze negativa al corpo. Il corpo va amato, redento, curato, è un dono divino, vederlo soltanto come font di male e peccato sublimizza in maniera positiva il dolore e finisce per trovarsi nella penitenza un modo masochista di auto compiacimento. Con la scusa di salvare l'anima si condanna il corpo. Nessun Dio buono ti chiede di sacrificare il corpo, è stato lui stesso a dartelo. Anche i piacere sono naturali, ce li ha dati la stessa nostra natura, vanno soltanto usati nel modo giusto. Tutte le esagerazioni e gli estremi sono nocivi e sbagliati. Qualsiasi filosofia o tendenza mistica che ti porti al disprezzo del corpo, l'umiliazione, la sofferenza a fini moralistici e devozionali è profondamente una dottrina malata, vi si nasconde un erotismo del dolore, un masochismo spirituale.
IL BUON GUSTO DELLA SEMPLICITA'
Il buon gusto si vede nella minima quantità di cose essenziali che una persona ha per vivere e con quelle riempire tutto il suo spazio vitale. Sono poche in realtà le cose necessarie, non hai bisogno di ostentare grandi e costose cose se dentro di te non senti la tua grandezza e il tuo valore. Siamo noi a rendere prezioso l'ambiente non l'ambiente a noi. Più sei ricco dentro meno hai bisogno di cose fuori di te, il buon gusto si sente e si vede nelle persone piene di spirito, il frutto è la semplicità. La semplicità è una dimensione molto difficile da accettare perchè noi abbiamo paura del vuoto e la persona semplice vive dell'essenziale. La persona semplice non giudica, non esige niente da nessuno, non discriminano né cercano di controllare niente e nessuno, non desiderano imporre le proprie idee, perchè sono unite con se stessi e piene dentro, quindi non cercano nelle cose nè nelle persone quello che manca.
La semplicità è l'arte dell'equilibrio: non ti vesti in maniera sfarzosa o stravagante di oro, ma neppure con stracci sporchi da barbone, ma tutto con modestia, pulizia e decenza. Il buon gusto va ovunque, anche nella semplicità del pensiero e delle emozioni.
SENTI IL TUO BUON SAPORE
Un altro esercizio ascetico appartenente al senso del gusto è la scoperta del tuo stesso sapore. Spesso si dice che siamo persone dolci o acide, amare o senza sapore... tutto dipende da quello che siamo, dalle emozioni che trasmettiamo. In altre parole quali sono i nostri componenti. Ma noi ne siamo i responsabili, tutto dipende con cosa riempiamo il nostro vuoto esistenziale: dobbiamo eliminare tutte le sostanze nocive per il nostro corpo (fumare, bere alcolici, cibi dannosi in quantità), avere il buon senso o gusto della pulizie (non è affatto di buon gusto le persone che puzzano per la loro trascuratezza fisica). Il buon gusto anche nel parlare (evitare le parolacce, il pettegolezzo, le maldicenze, urla, ecc...) tutto ciò che esce dalla tua bocca proviene dal cuore. In una parola il buon gusto viene dal decoro semplice e naturale, senza la ricercata finta della raffinatezza lussuosa ed eccentrica.